NexusSistemi ha scritto:Vi ringrazio per le risposte.
I client, nella mia ipotesi, sono macchine Windows. Volevo solo capire se si poteva avere un'autenticazione sulla Synology.
Quindi usando Pgina è possibile.
Certo non è un sistema dotato di repliche ma va considerato che moltissime aziende di dimensioni piccole di solito hanno un solo DC.
Se un'azienda fosse dotata di 4 o 5 pc windows, voi consigliereste di accentrare gli utenti su un nas di questo tipo?
Sinceramente, dati i costi anche di licenza un DC lo proporrei solo ad entità aziendali più strutturate.
Tra una soluzione di questo tipo ed una classica "workgroup" con accesso alle condivisione sulla nas voi cosa proporreste?
Grazie e a presto.
Dipende dalle tasche e dagli obiettivi.
Se la business continuity non è un problema e puoi permetterti anche un down (caso del singolo DC) sappi che anche in aziende medio-piccole, spesso dotate di connettività limitata un DC può essere uno strumento utile (eventualmente abbinato al nas per lo storage voluminoso). Sul DC installi DNS, WSUS.
- il dns è oggligatorio per un DC.
- con wsus scarichi di notte gli aggiornamenti (OS e quasi tutti i prodotti MS) per i pc e li distribuisci in automatico sulla lan aziendale. E' poi possibile utilizzarlo anche per distribuire altri software es adobe reader, java ... eventualmente in sinergia con le GPO. In sostanza qualsiasi .msi ma anche.exe sia forzando automaticamente l'installazione (per utente, macchina, gruppo/reparto) che predisponendola così che l'utente finale possa trovare l'elenco delle applicazioni installabili nel pannello di controllo e poi scegliere lui quale installare pur non essendo amministratore del client (eventualmente predisponendo percorsi e opzioni d'installazione)
- con le GPO puoi mappare unità di rete (condivisioni sul nas) in funzione del utente, maccihna, gruppo/reparto. Assegnare la cartella home agli utenti ...
- con le GPO puoi distribuire a tutti i client il certificato SSL, in caso di utilizzo esterno del nas su 5001 o 443 (https) piuttosto che posta pop3/imap con SSL, ed evitare cosi i noiosi messaggi dei browser/client
- usando i profili remoti (roming-profile) puoi permettere a qualsiasi utente di loggarsi su qualsiasi macchina trovando il proprio desktop, la posta e tutte le personalizzazioni.
- se utilizzi un router/firewall che supporta il sso (single-sign-on) puoi gestire i siti/categorie concessi ai vari utenti trasparentemente all'utente e senza che questi debba loggarsi su diverse apparecchiature.
Tutto questo, e molto altro può essere utile anche in una piccola azienda per automatizzare certi lavori, ottimizzare la "ridotta" banda internet a disposizione, impedire che i dipendenti perdano tempo su internet per motivi non aziendali, recuperare velocemente un pc in caso di forzata riformattazione (dopo aver reinstallato l'os, o averlo ripristinato a condizioni di fabbrica, dopo aver aggiunto la macchina al dominio essa installerà automaticamente tutto il software necessario, le patch/service packs e non appena loggato, grazie ai roming-profiles l'utente ritroverà tutte le proprie impostazioni e configurazioni).
La connessione al dominio non funziona su OS Home.
PS. Riguardo al singolo DC.
In caso di singolo DC, questo deve tassativamente (in mia opinione) essere su una VM (anche virtualbox su win7 o qualsiasi altro OS host/sw di virtualizzazione) in modo da astrarre l'OS guest (DC) dal ferro. Ogni notte andrà fatta una shadow della maccina virtuale su disco locale e poi copiata sul nas, conservando le ultime 2/3. In questo modo in caso di guasto al PC/Server e sufficiente prendere il primo pc a disposizione installarvi sopra virtualbox o altro sw di virtualizzazione e riportare così istantaneamente in vita il DC.
Con un nas 1513+ o superiore (dotato di 4 lan) ed uno switch tipo HP1910 i file della macchina virtuale del DC potrebbero risiedere direttamente sul nas e anche il PC host potrebbe essere una piccola mobo mini-itx, disk-less (boot da pxe), con un i5/i7, 8GB di ram e due lan intel da poter eventualmente aggregare.
Poi le scelte fanno ovviamente parte del rischio d'impresa di ogni singolo imprenditore.