ho cercato una guida adatta ma non credo di averla trovata. Vorrei sapere se è possibile accendere il nas (collegato al router) dai miei dispositivi, quando sono all'interno della mia rete domestica.
Pensavo che bastasse attivare il wake on lan e aprire nel router le porte 9 udp e tcp (cosa che ho fatto) ma non funziona.
Ho il sospetto di non aver capito bene che cosa sia la funzione wol.
Scusate l'ignoranza
Nas: Synology 216+ii
Cli: Mac OS Catalina
Router: Fritz!box 7530
ho cercato una guida adatta ma non credo di averla trovata. Vorrei sapere se è possibile accendere il nas (collegato al router) dai miei dispositivi, quando sono all'interno della mia rete domestica.
Pensavo che bastasse attivare il wake on lan e aprire nel router le porte 9 udp e tcp (cosa che ho fatto) ma non funziona.
Ho il sospetto di non aver capito bene che cosa sia la funzione wol.
Scusate l'ignoranza
Hai attivato il wol su pannello di controllo>>>Hardware alimentazione mettendo il flag su "abilitare il wol su lan1"?
Prova a scaricare l'app per il tuo cellulare Ds finder, configurala e prova ad accendere il tuo nas.
Il wol su rete interna di solito funziona senza problemi.
1 DS-209j 2 HD WD 1Tb (WD10EARS) raid1 1 DS-211 2 HD WD 2Tb (WD20EARS) raid1 1 DS-414slim 4 HD WD 750Gb (WD7500BFCX) raid5 1 DS-1515+ 2 HD WD 1Tb (WD10EARS) raid1 1 DS-115j 1 HD WD 1Tb (WD10EFRX) 1 DS-218+ 2 HD IronWolf 3Tb (ST3000VN007) raid1 1 DS-1618+ 5 HD WD 3Tb (WD30EFRX) raid5
L'app la uso già da un pò ma non riesco a attivare il Nas, l'unico dubbio e che si debba configurare qualcosa nel pannello di configurazione del router.
Devo aprire qualche porta?
Nas: Synology 216+ii
Cli: Mac OS Catalina
Router: Fritz!box 7530
in pratica quando il NAS si "spegne" il router potrebbe (uso il condizionale perché dipende, appunto, da come lavora il router) pulire le proprie tabelle ARP (Address Resolution Protocol) e quindi poi non sa a chi mandare il magic packet del WOL.
le tabelle ARP sono dinamiche per loro natura, ma perché il WOL funzioni è necessaria una entry statica.
prova a contattare il supporto netgear.
"If two people always agree, one of them is useless. If they always disagree, both are useless." (Mark Twain)
UPS: APC Back-UPS 700VA (BX700UI)
ISP: Pianeta Fibra FTTH (1000M/1000M); IP: Public
Switch/Router PPPoE: Asus RT-AX53U (OpenWrt 23.05.5)
CLI: Ubuntu Linux 24.04 LTS & 22.04 LTS; Apple Macbook Air (macOS Catalina); Microsoft Windows 11 Altro: WETEK Hub (LibreElec 9.2.8, Kodi 18.9 Leia), Amazon Fire TV Stick, Yamaha RX-V481, WiiM Ultra
Prendiamo ad esempio la comune rete domestica 192.168.1.0 con subnet 255.255.255.0 o /24.
/24 significa 24 uni contigui seguiti dalla rimanente parte di 0 contigui nella subnet mask.
Significa che 255.255.255.0 se scritto in binario (con base 2) diventa 11111111.11111111.11111111.00000000. Gli uni qui rappresentano la porzione di indirizzo IP che indirizza la rete mentre gli 0 rappresentano gli indirizzi possibili dei nodi all'interno della rete, escludendo il primo e l'ultimo.
Per complicare ma nello stesso tempo spiegare un po' potremmo prendere a base una /29, ovvero 255.255.255.248. Qui ad esempio 192.168.1.4/29 risiede in una rete diversa rispetto a 192.168.1.10/29. I due non si vedono se non c'è un gateway(router) che instradi il traffico fra le due reti.
Nella fattispecie la prima va da 192.168.1.0 a 192.168.1.7 mentre la seconda va da 192.168.1.8 a 192.168.1.15. Qui 0, 7,8, e 15 sono indirizzi non utilizzabili in quanto primo e ultimo delle rispettive reti, ovvero ID di rete i primi e broadcast gli ultimi
Ma torniamo alla nostra consueta /24 e continuiamo con il dire che il primo e ultimo indirizzo (0 e 255 dell 4 ottetto) rappresentano l'indirizzo/nome di rete il primo, e l'indirizzo di broadcast il secondo. L'indirizzo di broadcast è l'indirizzo per inviare lo stesso messaggio a tutti i nodi della rete. Questo viene detto traffico di broadcast. La restante parte del traffico è unicast, cioè uno a uno, fra 2 nodi ben determinati e indirizzati dal loro indirizzo IP. C'è poi ancora una parte minoritaria di multicast, molto simile al broadcast che qui tralasceremo.
Il WOL è una funzionalità con la quale un nodo spento può esser acceso al ricevimento di un determinato pacchetto di dati/messaggio. Funzionalità possibile solo se supportata dal chipset della NIC (scheda di rete) e dalla scheda madre e BIOS. Infatti con il WOL abilitato la sola parte finale del chipset della NIC viene mantenuto alimentato in modo da poter (solamente) ascoltare il traffico ed eventualmente accendere il nodo in caso di ricevimento del comando. Il comando più diffuso è il magic-packet che in sostanza è un pacchetto contenente ripetuto per più volte l'indirizzo MAC del nodo da accendere.
Quindi l'unica cosa essenziale è l'indirizzo MAC del nodo da comandare ed è l'unica cosa che il chipset della NIC in stand-by può recepire.
Tale comando deve però essere trasmesso sull'indirizzo broadcast della rete (quindi 192.168.1.255 o 255.255.255.255) così da esser ricevuto da tutti i nodi ed eseguito solo dal nodo indirizzato con il MAC address nei dati messaggio.
Infatti una NIC in standby non possiede nessun indirizzo IP che fa parte di un layer superiore e a nodo spento non potrebbe esser attribuito dal sistema operativo (non in esecuzione) ne ottenuto via DHCP.
Quindi:
Da ciò si evince che non occorre nessuna configurazione router per accendere un nodo da un'altro posto nella stessa rete. Ovvero 192.168.1.5/24 può sempre accendere 192.168.1.15/24 purché quest'ultimo sia così configurato e lo supporti dal punto di vista HW.
Quindi da un nodo sulla stessa rete sarà sempre possibile accendere il NAS a patto che il messaggio broadcast sia correttamente trasmesso ed il NAS correttamente configurato.
Il problema del router si pone solo se un nodo 192.168.1.15/24 (della lan locale) debba esser acceso da un'altra rete locale es 192.168.10.27/24 piuttosto che un IP internet es 100.100.100.100/32
In questo caso affrontiamo 2 problemi: sia il MAC address che i broadcast non vengono dai router instradati, quindi non sono in grado di oltrepassare i confini della rete locale al nodo che li trasmette.
In questo caso si usa un barbatrucco, un messaggio unicast che viene convertito in bradcast nella rete locale al nodo da comandare. Per far ciò solitamente si usa la porta UDP-9, che deve quindi essere aperta in ingresso sul router per gli indirizzi da cui ci si aspetta di ricevere il messaggio. Solitamente a tutti visto che l'originante si trova solitamente da qualche parte in internet. (La porta 9 andrebbe invece, per sicurezza, bloccata in uscita per evitare leak).
Si deve poi sul router instradare la porta 9 verso l'indirizzo di broadcast locale (e non l'indirizzo del NAS), ovvero 192.168.1.255 o 255.255.255.255. Così il messaggio trasmesso in unicast, cioe dal mittente da qualche parte in internet al destinatario (wan del ns router) attraverserà senza problemi tutti i punti d'instradamento per esser poi dal ns router convertito in broadcast e trasmesso sulle rete locale e così ricevuto dal NAS.
Qui il problema diventa il router. Molti non supportano il port-forwarding (instradamento delle porte) verso l'IP di broadcast e quindi l'unica soluzione è cambiare router..... oppure configurare una VPN in modalità bridge (e non routed) su porzione degli IP locali, ovvero il client VPN deve avere un indirizzo dalla stessa rete locale del NAS. Cosa quest'ultima che nuovamente richiede un router adeguato o altra apparecchiatura, visto che il VPN server del NAS non lo supporta e comunque non potrebbe esser utilizzato in quanto spento.
L'instradamento della porta 9 verso l'IP del NAS non funziona, ovvero funzionerà solo per un piccolo lasso di tempo dopo lo spegnimento del NAS.
Le apparecchiature di rete quali gli switch, compresi quelli integrati nel router, infatti segmentano il traffico. Lo trasmettono cioè sollo dalle porte dove credono a valle si trovi il nodo destinatario. Per fare ciò si basano su tabelle ARP che auto apprendono dal traffico che gli attraversa normalmente. Le tabelle ARP non sono altro che l'associazione degli IP ai MAC address e porte sulle quali sono stati rilevati. Dopo un certo tempo che un determinato IP/MAC non circola nella rete il record corrispettivo viene eliminato dalle tabelle degli switch. Così il pacchetto entrante il giorno dopo non può più essere inoltrato al NAS spento perché lo switch non saprebbe da che porta emetterlo.
Al contrario il traffico broadcast viene emesso da tutte le porte. Potrebbe esser emesso solo in parte, una certa percentuale, se sullo switch/router è configurato il controllo di banda broadcast/multicast (igmp snooping) a seconda dei modelli.
Anche alcuni access-point (WiFi) potrebbero implementare controlli di banda che potrebbero influenzare il traffico broadcast/multicast se abilitati.
@Tuco quindi come vedi da interno deve sempre funzionare ... eventualmente cambia app sullo smartphone. La maggior parte della app ti chiede la porta perché non sono app WOL ma WOW (wake on wan) e quindi usano questa porta per effettuare la prima porzione in unicast e poi convertire sul router finale il pacchetto in broadcast.
Per funzionare "da interno" via WOW oltre che il port-forwarding su IP broadcast il router deve anche supportare correttamente il loopback, cosa che su moti SOHO non va.
Alcune di queste app supportano la doppia modalità, sia WOW che WOL.
Dal 01.01.2015 non rispondo a quesiti tecnici dei non osservanti il regolamentohttps://www.synologyitalia.com/presentazioni/regolamento-leggere-prima-di-postare-t5062.html