tax ha scritto:In ultimo una curiosità: confrontando i modelli DS916+, DS416play, DS416, DS416j sul sito Synology (
https://www.synology.com/it-it/products ... 416/DS416j) emerge che tutti tranne il J sono hot-swap. E' davvero così? Con l'unica eccezione del J i tre modelli sono pressoché uguali esternamente, anche il meccanismo di fissaggio degli hd dovrebbe essere lo stesso. Poi occorre verificare se sul modello specifico è supportato via software
Non so, effettivamente le caratteristiche lo danno. Generalmente (praticamente) i hot-swap hanno gli slot accessibili esternamente per permetterne una rapida sostituzione. Tecnicamente invece uno slot hot swap si dovrebbe differenziare sui connettori del backplane. Le piste, i contatti, di massa dovrebbero essere quelli più lunghi, seguiti da alimentazione e esegnali, in modo che durante l'inserimento la massa faccia contatto per prima. Poi dovrebbe esserci un controller che da l'alimentazione quando l'inserimento è stato ultimato (a fondo). Tutto ciò ovviamente aumenta i costi del prodotto. Le tre unità hanno gli slot coperti da un ulteriore coperchio che va rimosso prima di accedere i ai dischi. Sicuramente l'unità d'espansione del 916+ (DX513), i vari DS1515+/1815+/2415+ e le unità RS sono hot-swap. Sui modelli inferiori che non ho mai verificato da vicino, vedendoli con coperture addizionali, direi di no, ma se Syno lo indica forse lo sono.
PS: L'hot-swap non è una caratteristica sw ma hw , poi anche il sw deve accorgersi della presenza della nuova unità non solo in fase di boot, ma principalmente parliamo di protezione della circuiteria nella fase di estrazione/inserimento a caldo (con unità centrale accesa).
tax ha scritto:L'unico dubbio che ho ancora circa il backup del nuovo NAS su quello vecchio è questo: entrambi i NAS sarebbero alimentati tramite l'UPS e collegati tramite lo switch gigabit, quindi fisicamente abbastanza vicini e comunque nella stessa stanza. In caso di furto/incendio/ecc... non c'è il rischio che entrambi vengano compromessi, rendendo di fatto il backup inutile? In questa eventualità sarebbe più utile un backup su disco esterno conservato lontano dal NAS principale. Lo so, a volte divento paranoico
Devi distinguere fra backup e disaster-recovery. Il primo ti tutela da cancellazioni involontarie, sovrascritture, guasti circoscritti (esempio 2 hdd di un raid5). Questo tipo di backup deve essere automatico e frequente perche sia efficace. Per mia esperienza quando si parla di hdd esterni non lo è. Ti capiterà di rincasare tardi e quindi posticipare il backup alla giornata successiva, qualche volta lo salterai/dimenticherai del tutto. Poi essendo andata bene questo accadrà sempre più spesso e quando infine dovrai far ricorso al backup (è solo una questione di "quando", non di "se", garantito) quello che avrai sarà troppo vecchio e non conterrà i dati persi. Se poi questo possa essere un dramma o no dipende dai dati. Per alcuni la foto del primo passo/sorriso del figlio conta di più che un anno di fatture della propria azienda, ognuno da un valore soggettivo ai propri dati.
E per questo che io preferisco avere un primo backup su disco interno allo stesso nas, con cadenza 15/60 minuti. Questo è praticamente istantaneo per la maggior banda interna e perche i dati modificati in questo periodo sono generalmente pochi, indolore dal punto di vista delle risorse del nas.
Poi un secondo backup viene fatto esternamente, con cadenza giornaliera/settimanale. Questo è il disaster recovery. Può esser fatto su disco esterno (sempre facendo si che il fattore umano non sia determinante), su altro nas, all'nterno dello stesso sito o off-site. Qui dipende dalle attrezzature a disposizione ed eventuale banda della connettività. Se la seconda unità si trova nella stessa abitazione è probabile che in caso di crollo i dati vengano persi, altrettanto sarà impossibile fare un backup giornaliero di diversi TB verso altro sito geografico attraverso una ADSL. Come detto l'hdd esterno, poi riposto in posto sicuro può esser una buona soluzione finche il fattore umano non diventa determinante.
Siccome la probabilità di catastrofi è notevolmente inferiore rispetto al guasto elettronico e/o cancellazioni/sovrascritture accidentali è importante che almeno il backup di primo livello sia automatizzato.
PS: Un secondo NAS potrebbe anche accendersi prima del backup schedulato, per poi rispegnersi a backup finito .... eventualmente senza UPS. E' vero corre maggior rischio di danneggiamento in caso di blackout e/o transitori sulla rete. Ma la probabilità che questi avvengano mentre sia acceso (blackout, per i transitori basta che sia connesso alla rete elettrica)? Inoltre è il backup di secondo livello quindi c'è ne un'altro oltre al dati originali.
Poi ovviamente ognuno fa quel che crede meglio valutando il proprio rapporto prezzo/protezione.
tax ha scritto:Alcune considerazioni sulle caratteristiche attualmente non critiche per me:
Non credo che la mole delle registrazioni possa diventare tale da generare problemi di spazio sul raid1 da 3 TB, in quanto ho un'unica IP camera da interno, che accendo solamente quando mi allontano da casa nei weekend e durante le vacanze. Quando torno a casa posso tranquillamente cancellare la registrazione, sempre che non sia è successo nulla
. Diverso il discorso se si parla di stress dei dischi.
La transcodifica non è per me una caratteristica fondamentale, anzi mi sto ancora chiedendo come potrei sfruttarla dato che la TV non ha scheda Ethernet/WiFi. Forse con un dispositivo come Chromecast? Ma qui andiamo OT...
La transcodifica non viene generalmente usata per la TV (dispositivi interni/locali), dove eventualmente i dati possono essere registrati nel formato corretto. Serve più per fruire dei contenuti in mobilità dove per i dispositivi mobili, a fronte dei display piccolini, le risoluzioni possono essere notevolmente ridotte in modo ca consentire una fruizione fluida attraverso le banda ridotta dell'upload delle connettività asimmetriche. Questa trasformazione di risoluzione al volo richiede notevoli capacità matematiche della cpu o hw addizionale che possa sgravarne il compito.