Vi illustro la situazione:
pensavo fosse più "naturale" impostare il tutto ma evidentemente (per lacune mie, ovviamente) mi sbagliavo.
Mi è difficile capire la differenza fra il cloud e le semplici cartelle condivise, soprattutto mi è difficile scegliere ciò che è più adatto alla mia situazione.
Cerco di spiegarvi meglio: nel mio studio ci sono due postazioni (1 iMac e 1 mbp), fino ad oggi ognuno aveva la sua cartella "Clienti" con all'interno i lavori fatti e consegnati, divisi appunto per cliente. Avevamo un hd esterno collegato al router che svolgeva la funzione di "scambio file". Ora ovviamente vorrei che entrambi i pc avessero la cartella "clienti" condivisa e accessibile da entrambe le postazioni e ovviamente una cartella scambio file. E questo son riuscito a farlo semplicemente creando una cartella condivisa e due utenti. (per caricare 66GB ci ha messo tipo 5 ore, sono in wifi, ma mi sembrano comunque tante).
Poi mi son detto, perché non usare il cloud per questa cartella clienti? Pensavo bastasse, una volta installato il pacchetto, dire al software di usare quella cartella come cloud ma poi ho capito che no, non si poteva fare.
Inoltre ho notato che usando la sincronizzazione a due vie se elimino il file nella mia postazione il sistema lo elimina a sua volta sia sul NAS sia nell'altro pc...e se mi si fonde l'hd del pc? Perdo tutti anche sul NAS? Non capisco l'utilità di un Cloud in questo senso. Se invece uso l'altra sincronizzazione se metto un file dal pc non aggiorna nulla, se lo metto nel cloud li sincronizza anche nei pc, se cancello il file dal pc1 mantiene una copia sul nas e nel pc2, ovviamente eliminando dal cloud lo elimina ovunque. Quindi anche qui, se mi si brucia l'hd del gas perdo anche i file sincronizzati nella cartella del pc?
Per ora sto usando una cartella cloud come scambio file e una semplice cartella sincronizzata per i clienti, solo che aprire progetti da 300MB dal nas con InDesign è lentissimo e non mi va, quindi li sposto prima sul pc, ci lavoro e poi lo rimetto nel nas armandomi di pazienza che carichi. Ovviamente tutto troppo macchinoso e improduttivo.
O sto clamorosamente sbagliando io o qualquadra non cosa.
Grazie a chi mi darà una mano.