MINI UPS a 12V Home Made

Firefox®
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Re: MINI UPS a 12V Home Made

Messaggio da Firefox® »

Grazie dMajo per la lunghissima ed articolata risposta, mi ci vorranno mesi per analizzare (e capire) tutte le informazioni che mi hai fornito :D

Rispondo ai tuoi quote..
Se hai un alimentatore da laboratorio puoi provare tu stesso.
Si come scritto sopra, ho fatto delle misure, la Diskstation si spegne esattamente a 11.00V.
Tieni conto anche della tensione massima in quanto la batteria per poter esser caricata bene raggiunge tensioni anche leggermente oltre i 14V.
Infatti ho specificato che non va bene una comune batteria al piombo che necessita appunto di una tensione di ricarica di circa 14V.
Ciò complicherebbe il progetto, in quanto un eventuale modulo buck step-down in serie per ottenere 12V in uscita andrebbe poi shuntato quando l'alimentazione proviene dalle batterie.
Invece l'uso di 4 batterie LiFePo4 (Litio-Ferro-Fosfato) in serie consentirebbe una tensione di ricarica di appena 12,6V.
Ci pensa il BMS a monitorare tensione e corrente di carica di ogni singolo elemento della cella.
Con 4 elementi da 3,2V 6500 mAh in serie si ottiene appunto 12,6V in uscita, il che permetterebbe di alimentare il solo NAS per almeno 2 ore prima che la tensione scenda sotto gli 11,5V.
L'obiettivo è solo quello di consentire al NAS di passare in modalità sicura, bastano pochi minuti.

Riguardo alla impossibilità del NAS di vedere Arduino come UPS-HID, ho scritto ad Alex Bratchik autore del progetto HID-Compliant UPS with Arduino che ho provato a relizzare e che sul PC, come simulatore di batteria, funziona alla grande, mi ha risposto così:
Ho inviato PR al team NUT, quindi c'è la possibilità che venga aggiunto alla versione NUT in modo che il supporto Arduino arrivi sui dispositivi Synology in modo naturale con un aggiornamento.
(PR = Pull Request)
Su GitHub sembra che la questione sia stata presa seriamente in considerazione.
La capacità da parte di NUT di riconoscere l'interfaccia HID di alcuni modelli di Arduino, di fatto, aprirebbe un mondo di possibili sviluppi di UPS home-made sulle macchine Linux (per la gioia dei produttori di UPS :lol:).
Sembra che attualmente il problema sia causato dal fatto che NUT analizzi la sola prima interfaccia fornita dai devices connessi via USB.
Arduino Pro Micro (compatibile Lenoardo) ne fornisce più di una, ma la HID non è la prima ad essere vista affinchè i processi di NUT lo vedano come un UPS-HID Compliant.
Sembra ci sia la possibilità di hakerare il file di configurazione di Arduino e rimuovere l'esposizione di tutte le interfacce esclusa la HID, e modificando idVendor e idProduct con quelli di un UPS noto.
Certamente un modo brutale per aggirare il problema ma sembra che così funzioni.
Ma così facendo però si rischia di brikkare Arduino e dover fare i salti mortali per reinstallare il bootloade originale, non sarebbe una grave perdita visto che un Pro Micro clone costa meno di 10€, ma è comunque una seccatura.
Bisogna sperimentare.

Infine chiedo due consigli:
1) è possibile usare WinScp per accedere alle cartelle del NAS? Io non ci sono riuscito, qualcosa mi sfugge.

2) mi piacerebbe capire di più riguardo al funzionamento/configurazione della versione NUT presente sui NAS Synology, ho notato che le cartelle sono posizionate in modo diverso rispetto ai computer Linux.
Ho provato a fare decine di ricerce ma ho trovato solo questo stringato articolo: Synology UPS NUT
Se siete a conoscenza di documenti e/o discussioni qui sul forum o sul web, che io non sono riuscito ancora a tovare, sarebbero molto gradite.
Grazie.
Ultima modifica di Firefox® il sabato 21 agosto 2021, 13:14, modificato 1 volta in totale.
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Re: MINI UPS a 12V Home Made

Messaggio da dMajo »

Si puoi usare WinSCP, che è nient'altro che un client FTP/SFTP .... il che presuppone che sul NAS sia abilitato il server FTP. Le cartelle visibili sono quelle pubblicate via FTP.

Se vuoi usare un "ambiente grafico" per analizzare tutti i meandri del NAS, senza perder tempo in telnet/SSH, usa "Webmin" e configura sul firewall del NAS la porta 10000 accessibile alla sola LAN locale per sicurezza. E' una suite, con moltissime funzionalità, con le quali puoi anche "danneggiare" il NAS, ma quello che a te interessa è il "file manager" che +/- come quello di Windows ti permette di navigare la struttura delle cartelle e i file. Crearli, modificarli e cancellarli. Impostarne i permessi linux e creare symlink all'occorrenza.

Comunque, che io sappia NUT sul NAS viene usato quando hai un UPS collegato via USB e lo condividi in rete affinché altri NAS possano vederlo e agire di conseguenza.

Molto più semplice collegare il NAS ad un UPS con interfaccia di rete. Qui tutti gli eventuali NAS e/o PC possono comunicarci puntando all'IP del UPS, tutti in modo indipendente. L'interfaccia (software/protocollo) di rete dei UPS è +/- standard e si basa su SNMP che è facile da emulare. Poi ogni UPS può avere delle caratteristiche personalizzate che però trovi nei file MIB che tutti i produttori forniscono.

PS: aggiorna un po' la firma!

PS: come convertitore DC/DC non dovresti usare un buck "da shuntare" poi, bensì un buck-boost (tutto in uno) o SEPIC.
lo schema è: CARICABATTERIA --> BATTERIA --> convertitore DC/DC buck-boost --> carico
in questo modo il carico avrà sempre i 12V per tensioni di batteria da 10.5 a 14V. Una batteria al piombo costa molto meno, le trovi senza manutenzione, è la puoi eventualmente prendere specifica per UPS.
Il Caricabatteria è più semplice e costa molto meno.
Un convertitore DC/DC buck-boost/SEPIC da 10A ti costa meno di 10€
Dal 01.01.2015 non rispondo a quesiti tecnici dei non osservanti il regolamento https://www.synologyitalia.com/presentazioni/regolamento-leggere-prima-di-postare-t5062.html

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Re: MINI UPS a 12V Home Made

Messaggio da Firefox® »

Grazie per la risposta,

OK per il buck-boost, sono daccordo, effettivamente con uno di quelli si risolve il problema della tensione maggiore di 12V dal caricabatterie o dalla batteria stessa.
Potrei mettere mano all'hardware esistente eliminando la parte di ricarica analogica attuale e inserire uno di quelli ma penso che il vantaggio delle batterie al litio sia enorme.

Perdonami se insisto ma una batteria al piombo da 7Ah costa più o meno quanto 4 batterie LiFePo4 da 7000 mAh compreso il BMS.
Il vantaggio è che queste ultime pesano un terzo, occupano meno della metà ed hanno una vita media di oltre 2000 cicli di carica/scarica.
Ed infine che non serve nessun carica batterie aggiuntivo basta collegarle in parallelo all'alimentatore del NAS.

Per fare un esempio pratico:
YUASA 7Ah: dimensioni 151 x 65 x 97,5 - peso: 2240 g, costo 26,25€ (su Amazon)
4 LiFePo4 : dimensioni 135 x 35 x 72,0 - peso : 850g, costo 23,47€
In Cina hanno l'abitudine di raddoppiare i numeri è dichiarano una capacità esagerata di 13800 mAh ma è noto che in genere queste batterie arrivano al massimo a 7000 mAh.

Nello stesso volume di una comune batteria al piombo tipo quelle montate negli UPS ci starebbe questo composto da 21 batterie 18650.
Anche qui la capacità dichiarata di 40Ah è una grossa balla ovviamente, le 18650 al massimo arrivano a 3200 mAh, 7 in parallelo quindi 22Ah, che è comunque pur sempre più del triplo di una Pb.

Per alimentare il NAS e al contempo caricarle correttamente basterebbe usare l'alimentatore della Diskstation che (da quanto scritto sull'etichetta) è in grado di fornire fino a 6A.
Nel mio caso la DS214 Play, come ho misurato, assorbe al massimo 2A, in caso di blackout, potrebbero alimentare il NAS per almeno 2 ore di fila.
Il problema è, come dicevo, che per precauzione bisogna essere in grado di fare lo shutdown del NAS quando la tensione scende sotto gli 11,5V.

Con WinSCP ho risolto bastava selezionare il protocollo SCP.
Comunque, che io sappia NUT sul NAS viene usato quando hai un UPS collegato via USB e lo condividi in rete affinché altri NAS possano vederlo e agire di conseguenza.
Infatti il problema è quello, riuscire a far vedere al NAS Arduino come UPS per poter assemblare un mini UPS-HID a 12V.
Tuttavia già con le sole batterie in parallelo all'uscita dell'alimentatore di serie del NAS si ovvierebbe ai blackout che in città sono rari e al massimo durano 15/30 minuti.
PS: aggiorna un po' la firma!
Firma modificata, spero vada bene...
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