luigit ha scritto: ↑giovedì 1 aprile 2021, 8:24
undertherain ha scritto: ↑mercoledì 31 marzo 2021, 19:28
Ciao a tutti.
Ho preso giusto oggi il 220+ dopo tanto che ci pensavo e... vorrei prendere subito anche la RAM per upgrade in modo da poter creare tranquillamente più macchine virtuali.
Ho visto su un famoso sito
che 18 GB li riconosce, per cui una scheda da 16 GB è fattibile.
Qualcuno ha provato un upgrade del genere e mi sa consigliare marca/modello precisi?
Grazie...
.
Ciao,
non so a quale sito famoso ti riferisci, ma se è
questo trovi anche marca e modello. Comunque su quel modello non gira più che una VM per motivi di processore, anche se più ram non guasta.
Luigi
Premesso che un'abbondanza di ram non guasta, in quanto quella non utilizzata dai processi del DSM e le varie applicazioni in esecuzione viene usata comunque dal SO come cache del disco.
Ciò detto c'è però una bella differenza fra riconoscere ed utilizzare (sopratutto senza danni). Tutti i moduli d'oggi (SO-DIMM, DIM, RIMM, ...) hanno sul PCB, oltre che gli integrati della RAM, fisica anche una piccola memoria non volatile (EEPROM da 1 o 2 KB) detta SPD con dentro inseriti i parametri del modulo fra cui anche la taglia della RAM saldata su di esso.
La ram indirizzabile, e quindi utilizzabile, dal sistema invece dipende dalle capacita fisiche della CPU e del chipset della scheda madre. Ora per quanto riguarda
il DS220+, che monta un Intel Celeron J4025,
è intel stessa a dichiarare il limite di 8GB e due canali.
Avendo il DS220+ un solo slot per la RAM significa che sul primo canale ci sono i 2GB saldati sulla scheda madre, mentre sul secondo canale invece abbiamo il connettore per il modulo SO-DIMM opzionale.
Quando mi riferivo alla differenza fra riconoscere ed utilizzare intendo dire che il riconoscimento viene fatto leggendo la memoria non volatile del modulo, che viene letta dal BIOS in fase di POST senza fisicamente accedere alla RAM stessa.
Dubito fortemente che il test esteso di memoria passi sui 18GB, è se lo fa potrebbe essere ancora più
pericoloso. Il test esteso di memoria non fa altro che scrivere h00 (tutti i bit a 0) seguito da hFF (tutti i bit a 1) in ogni byte di RAM verificando (leggendo, fra i due passaggi ) che effettivamente il contenuto del byte sia cambiato cosi come scritto, di fatto verificando così che tutti i bit "funzionino". Questo è un processo lento e lungo che non viene fatto in automatico per ovvi motivi. I vecchi PC facevano tale test (h00 seguito da hFF) solo sui "confini" (limiti) di indirizzamento binario (2,4,8,16,32,64) per determinare l'ammontare di RAM in quanto all'epoca sprovvista dell'eprom contenente taglia e parametri vari di funzionamento (frequenza, tempi di RAS, CAS, ....)
Ho detto pericoloso perché prendendo un qualsiasi datasheet di una RAM dinamica si osserva che questa ha due bus, quello monodirezionale (sola scrittura, per puntare la "colonna") degli indirizzi e quello bidirezionale (lettura scrittura (che accede alla riga dei dati: bit). Ora, se un integrato ha un bus indirizzi ad esempio di 4 segnali (16 combinazioni binarie) ma fisicamente il segnale dell'indirizzo più significativo (quello alto, più pesante, che vale 8) non è collegato/gestito, l'host potrebbe tentare di accedere/puntare alle 8 colonne alte di fatto accedendo nuovamente invece a quelle basse alterando i dati in una zona di memoria che crede esser diversa. Questo potrebbe sicuramente accadere in caso di interruzione di una pista del PCB (segnale), mi aspetto invece che non accada quando l'host (la CPU) fisicamente non supporta la maggior memoria collegata, in quanto tale accesso per primo non dovrebbe esser supportato dalle istruzioni assembler della CPU stessa .... ma mai dire mai, ci sono microcontrollori che utilizzo che indirizzano 1MB ma fisicamente hanno solo 512KB di ram e scrivendo su 768 in realtà si scrive su 256 proprio per i motivi sopra descritti.
Inoltre avendo il DS220+ i 2GB saldati sul canale 1, il primi 4GB di RAM avranno il doppio della banda in accesso rispetto ai successivi. Ecco perche bisognerebbe montare sempre moduli di taglia uguale sui due canali.
Diverso è il caso del mio
DS1815+ che a detta di Synology porta max 6GB (2+4) ma con 2 slot SO-DIMM (anche se per accedere ad uno bisogna smontare mezzo NAS) ma
dai dati Intel ne indirizza un'enormità in più. Su questo ho montato 16GB (addirittura con parametri RAS e CAS superiori alla RAM originale) senza alcun problema (sebbene alla prima accensione la paura che qualche buontempone in synology non abbia collegato tutti i segnali sulla motherboard, ritenendoli inutili, la ebbi), anzi incrementando le prestazioni non solo per la maggior quantità ma anche per la maggior banda.
Per concludere, ben che vada, la maggior quantità di RAM (quella non supportata da CPU e/o chipset) non verrà di fatto mai utilizzata, non produrrà alcun beneficio (in realtà, anche se minimamente, consumerà più corrente e produrrà più calore in quanto sono sempre più transistor e condensatori da dover esser alimentati), sono soldi buttati, anche se attraverso la memoria SPD ne venga letta la taglia superiore e il sistema operativo attraverso una chiamata al BIOS ne visualizzi la quantità risultante dal SPD.